L’articolo “Interventions for treating depression in Muslim patients: a systematic review” contiene una ricerca effettuata sulla letteratura legata ai temi di pazienti musulmani e depressione.
In esso, gli autori hanno analizzato 25 articoli presi da riviste scientifiche.

Il primo passo della ricerca è stato scoprire le cause di depressione percepite dai pazienti.
Molti di essi legavano la propria malattia alla possessione da jinn, all’intervento del diavolo, all’avvelenamento, alle maledizioni, alla magia nera e ad altri sortilegi.

In alcuni pazienti vi era comunque la ricerca di motivi più razionali. Il primo fra essi era il conflitto vissuto nel conciliare valori moderni e tradizionali. Seguiva la vita coniugale infelice, soprattutto fra i pazienti provenienti da culture che prevedono il matrimonio combinato o accettano la poligamia. Infine vi era lo stress dato dalle pressioni sociali effettuate dalla comunità musulmana locale.

Evidenze della ricerca.

Gli autori elencano due reazioni comuni e opposte tra i pazienti musulmani.
Alcuni ritenevano che l’Islam stesso spinga le persone a curarsi. Contrariamente, altri dichiaravano di essere messi alla prova da Dio e di dover rispettare le sue decisioni.

Importanti sono il genere del terapista e la conoscenza che esso ha della religione islamica e della cultura dell’individuo. Inoltre, la religione del terapista non sembra essere una chiave importante del processo terapeutico.
Alcuni pazienti musulmani preferiscono non discutere di tematiche quali la sessualità, l’uso di alcol o stupefacenti, traumi quali lo stupro o di pensieri suicidi. Il terapeuta dovrà quindi affrontare tali temi con la dovuta sensibilità, dando al paziente il tempo necessario o cogliendone gli indizi.

Altre pratiche culturalmente sensibili sono l’uso di farmaci e il coinvolgimento della famiglia. Il primo è ben visto da alcuni pazienti mentre è rigettato da altri. Allo stesso modo, alcuni pazienti potrebbero richiedere la presenza della propria famiglia durante le sedute terapeutiche.

Soluzioni.

Infine, l’articolo propone le diverse soluzioni trovate per la cura dei pazienti musulmani che soffrono di depressione.
Viene proposto l’inserimento di pratiche islamiche nel processo di terapia. Preghiere e meditazione possono aiutare il paziente nel trovare il giusto conforto. La conoscenza della filosofia islamica può, inoltre, aiutare il paziente ricevere esempi positivi e nel ricercare il proprio benessere.

Per una lettura completa dell’articolo:
Walpole S.C., McMillan D., House A., Cottrell D., Mir G. 2013. Interventions for treating depression in Muslim patients: a systematic review. In Journal of Affective Disorders. 145. 11-20